martedì 8 luglio 2025

DICHIARAZIONE DI CONFORMITA' SMARRITA?! CI PENSIAMO NOI!


 Secondo l'art. 7 c. 6 del DM 37 del 2008: "Nel caso in cui la dichiarazione di conformità non sia

stata prodotta o non sia più reperibile, tale atto è sostituito - per gli impianti eseguiti prima

dell'entrata in vigore del presente decreto (quindi prima del 27/03/2008) - da una dichiarazione di

rispondenza, resa da un professionista iscritto all'albo professionale per le specifiche competenze

tecniche richieste, che ha esercitato la professione, per almeno cinque anni, nel settore impiantistico

a cui si riferisce la dichiarazione, sotto personale responsabilità, in esito a sopralluogo ed

accertamenti.

Quindi verrà redatta una DIRI, la dichiarazione di rispondenza, che è un documento che sostituisce

il certificato di conformità nel caso in cui, quest'ultimo, fosse irreperibile.

Naturalmente, per poter disporre di questa dichiarazione, l'impianto deve essere conforme alle

prescrizioni di legge vigenti al tempo della realizzazione.

Detti sistemi possono essere certificati tramite DIRI se:

▪ muniti di sezionamento e protezione contro le sovracorrenti posti all'origine dell'impianto;

▪ muniti di protezione contro i contatti diretti;

▪ muniti di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale.

Quindi sarà necessario eseguire le seguenti fasi:

1 Rilievo dell'impianto.

2 Verifica dei componenti dell'impianto.

3 Prove sul funzionamento dell'impianto.

4 Stesura del modello con gli esiti.

Se il professionista dovesse rilevare alcune difformità rispetto alle norme del tempo, quest'ultimo

potrebbe richiedere delle modifiche utili al raggiungimento delle condizioni di sicurezza. In questo

caso, l'installatore dovrà predisporre anche la dichiarazione di conformità delle opere eseguite da

allegare alla DIRI.

Oltre al modello della DIRI, contenente gli estremi del certificatore, l'indirizzo ove è ubicato

l'immobile, le dichiarazioni penali di responsabilità, eventuali controlli eseguiti ecc. deve essere

allegata:

▪ relazione tecnica descrittiva con eventuali interventi di adeguamento previsti;

▪ schema dell'impianto;

▪ planimetria dell'impianto;

▪ eventuali dichiarazioni preesistenti.

La dichiarazione di rispondenza, come nel caso del certificato di conformità, non ha una scadenza.

Il certificato resta valido fino a quando non si interverrà sull'impianto senza certificarlo e tutto si

manterrà integro.


ITER PROCEDURALE


Step 1

Per poter predisporre la dichiarazione di rispondenza, l'impianto deve essere conforme alle

prescrizioni di legge vigenti al tempo della realizzazione.

Quindi sarà necessario eseguire le seguenti fasi:

1 Rilievo dell'impianto.

2 Verifica dei componenti dell'impianto.

3 Prove sul funzionamento dell'impianto.

4 Stesura del modello con gli esiti.


Step 2

Redazione DIRI, contenente gli estremi del certificatore, l'indirizzo ove è ubicato l'immobile, le

dichiarazioni penali di responsabilità, eventuali controlli eseguiti ecc. in cui verranno redatti i seguenti

allegati:

▪ relazione tecnica descrittiva con eventuali interventi di adeguamento previsti;

▪ schema dell'impianto;

▪ planimetria dell'impianto;

▪ eventuali dichiarazioni preesistenti.





La DIRI può essere rilasciata solo per gli impianti realizzati prima del 27/03/2008, data di entrata in vigore del DM 37/08. Inoltre, questi impianti devono essere successivi al 13/03/1990. Non puoi certificare l'impianto del 1960 con le placche vintage.

quando utilizzare la dichiarazione di rispondenza

Secondo l'art. 8 comma 3,3 la DIRI può essere rilasciata anche qualora occorresse allacciare una nuova fornitura di gas, energia elettrica, acqua, negli edifici di qualsiasi destinazione d'uso, sempre per impianti realizzati tra il 1990 e il 2008.

Infine, la DiRi può essere rilasciata anche qualora l'impianto fosse stato realizzato sempre nel medesimo periodo e mancasse un requisito essenziale nella conformità rilasciata all'epoca.





mercoledì 4 giugno 2025

CORSO - L'ARTE DEI MURI DI PIETRA A SECCO

 E’ in organizzazione il corso base e pratico, organizzato dallo Studio di ingegneria – ing. Maria Scalisi – inGeo e dall’A
ssociazione Micologica P. Bernardino da Ucria, è rivolto a muratori, apprendisti, agricoltori, liberi professionisti, giovani che vogliono intraprendere una professione pratica, per la trasmissione della conoscenza e del sapere legati alla costruzione a regola d’arte dei muri a secco, un patrimonio culturale materiale e immateriale da valorizzare e salvaguardare.

Il corso prevede la realizzazione di un muro a secco.

L’UNESCO ha inoltre inserito “L’Arte dei muretti a secco” nella lista degli elementi immateriali dichiarati Patrimonio dell’umanità in quanto espressione armoniosa del paesaggio come frutto dell’interazione tra lavoro dell’uomo e la natura.

L’idea del corso nasce per trovare nuove forme di comunicazione per il sapere locale e ricostruire un cultura territoriale collettiva, la percezione del sistema terrazzato come ‘bene comune’, una infrastruttura che non può né dev’essere vista solo come un insieme di proprietà separate, ma che costituisce una infrastruttura produttiva che ha bisogno di manutenzione.

Il corso ha come obiettivo fornire ai partecipanti la capacità di riconoscere gli elementi tipici e le strutture dell’architettura tradizionale soprattutto in riferimento ai muretti a secco.

La stabilità del muro è data dall’accuratezza con la quale si fanno combaciare le pietre: senza l’uso di malte ne altri leganti, solo dando il giusto letto ad ogni pietra si può ottenere un muro bello e resistente.



Il corso prevede:

* la partecipazione di circa 30 persone

* due giorni di lezione in aula

* un giorno di lezione pratica con esercitazione in campo

venerdì 23 maggio 2025

ADEGUAMENTO CATASTALE POST OPERE 110%

L'Agenzia delle Entrate ha comunicato che, nei primi mesi del 2025, nell’ambito delle attività finalizzate all’aggiornamento della banca dati catastale, procederà con l’invio di lettere per chiedere ai contribuenti di spiegare la propria posizione.

Per quanto sopra esposto, SI CONSIGLIA DI procedere alla verifica del valore catastale delle PROPRIE unità immobiliari che hanno beneficiato delle opere di riqualificazione edilizia tramite il bonus fiscale 110% e correlate.
Per informazioni non esitare a contattarci: a
👤 Ingegnere Maria Scalisi: 📞3496652470
👤 Geometra Giuseppe Radici: 📞 3334401627
📍 Via Rosario Baratta, 119 Ucria - ME
✉️ studiotecnicoInGeo2024@gmail.com



mercoledì 6 novembre 2024

Termocamera: usi e vantaggi per l’edilizia sostenibile e l’efficienza energetica

🏠 Non lasciare che le infiltrazioni d’acqua danneggino la tua casa

🌡️Grazie alla nostra #termocamera, individuiamo perdite e ponti termici in modo rapido e preciso

Lo #StudioTecnicoIngegnereMariaScalisi e #InGeo sono la soluzione giusta per proteggere il tuo #immobile e garantirti la serenità.
Non esitare a contattarci:
👤 Ingegnere Maria Scalisi: 📞3496652470
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📍 Via Rosario Baratta, 119 Ucria - ME
✉️ ing.mariascalisi@gmail.com



mercoledì 9 ottobre 2024

Dichiarazione rispondenza impianti

 La dichiarazione di rispondenza è stata introdotta nel 2008 dal decreto ministeriale 37/08 e riguarda gli impianti già esistenti prima di quella data (privi cioè di conformità obbligatoria) la cui adeguatezza deve essere verificata da un professionista iscritto da almeno 5 anni all’albo di settore.

In sostanza, tale certificazione attesta che l’impianto possiede tutti i requisiti “a regola dell’arte” previsti dalle normative vigenti o, in caso contrario, il tecnico incaricato della verifica predispone gli specifici interventi sul campo per la messa a norma.

La dichiarazione di rispondenza impianti è necessaria a tutti i proprietari per vendere o affittare i propri immobili, qualora manchi la dichiarazione di conformità 46/90.

Lo studio tecnico di ingegneria – ing. Maria Scalisi e InGeo, ha tecnici abilitati alla verifica sul campo e al successivo rilascio dell’attestazione di rispondenza degli impianti di riscaldamento, idrico-sanitari, gas e canne fumarie.