giovedì 19 maggio 2016

Collaborazione al progetto sotto l'aspetto energetico de "La Metropolitana leggera dello Stretto" - Idea Progetto degli ingg. Achille Baratta e Massimo Majowiecki

 Idea - progetto di:
n  Ing. Achille Baratta
n  Ing. Massimo Majowiecki
n  Ing. Giovanna Baratta
Hanno collaborato:
n  Arch. Ida Maria Baratta - Ing. Maria Scalisi
n  Arch. Giambattista Ghersi – Studio Rizoma Architetture
n  Ing. Giovanni Berti – Studio Majowiecki
Aspetto economico – politico:
n  Prof. Giuseppe Campione: Geografo – Politico, Presidente della reg. Sicilia dopo le stragi del ‘92
n  Avv. Giovanni Ardizzone – Attuale Presidente dell’Ars


Si è svolta al Circolo della Stampa di Milano la presentazione dell’idea - progetto, da parte dei professionisti gli ingegneri Achille Baratta e Massimo Majowiecki, dal titolo: La metropolitana leggera dello Stretto di Messina .
Il progetto-idea tende a coniugare due territori, che convergono a costituire il più grande polo del Meridione, creando un nucleo fondamentale del rilancio economico del sud, mediante una interconnessione urbana che parte dalla Stazione Marittima di Messina ed arriva all’aeroporto di Reggio Calabria in quindici minuti.
L’idea nasce dall’intervento di attraversamento già utilizzato dall’Enel, ampliato e cambiato. Nessuno potrà mettere in dubbio una soluzione già attuata che costituisce la certezza di un intervento innovativo già sperimentato proprio sullo Stretto e sul mare che non fu di Ulisse che ora non dividerà più le due sponde, ma le congloberà per farne una città unica ed interregionale: la vera rivoluzione silenziosa di un Sud che langue..
Il progetto sarà presto presentato a Bruxelles con la partecipazione dei nostri politici di entrambe le sponde.
Noi vogliamo lacerare mille anni di storia, con una spesa minima, approfittando anche delle nuove pieghe e possibilità che offre il nuovo Codice degli Appalti che consente la realizzazione in lotti funzionali (nel caso specifico saranno 30) impegnando così le imprese più piccole ed anche i professionisti locali che potranno dirigere i lavori in modo coordinato.
I relatori si sono divisi i compiti: l’ing. Baratta ha illustrato le caratteristiche attuali dello Stretto facendo poi un riferimento all’elettrodotto Enel, oggi abbandonato con  due piloni esistenti, raffrontando la soluzione di progetto anche con quella del ponte ferroviario. L’ing. Majowiecki ha evidenziato in modo particolare l’attraversamento dello stretto illustrandone sia le caratteristiche tecniche e dimensionali che quelle architettoniche attraverso grafici e quant’ altro è servito al progetto – idea al fine di renderlo comprensibile ed apprezzabile.
Lo studio dell’attraversamento dello Stretto, ha portato a progettare una funivia aerea innovativa, costituita da 40 soluzioni identiche che costituiscono il nodo portante dell’idea progetto cambiandone solo la luce. Si sono previsti infatti i vari collegamenti con gli appoggi/stazione. Le cabine viaggeranno sempre a m 70 s.l.m. per cui l’altezza varierà in dipendenza del sito e della sua altezza e riducendola (secondo i casi) da 70 a 20 m”.
Dal punto di vista tecnico, la funivia viaggerà a 70 m di altezza con 40 appoggi/stazione. La lunghezza dal lato della Sicilia è di “m 13.486”. Quella dell’attraversamento “m.3500”, quella sulla costa calabra di “m 19.571”, per un totale di “m 37.606”.
Partendo dalla stazione di Messina, 8 tratti interessano direttamente il mare, altri invece costeggiano la riviera utilizzando i percorsi delle strade. Dal lato della Calabria, dopo un primo tratto di raccordo, tutto si svolgerà utilizzando le aree dell’autostrada, fino all’aeroporto di Reggio Calabria.
Con la soluzione adottata non si  procederà ad espropriazioni o altre servitù, poichè il percorso prescelto non interessa mai  fabbricati nei centri abitati interessati.
Le 40 fermate servono a collegare sia le frazione che i centri abitati di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni.
In considerazione del flusso studentesco il collegamento interessa direttamente i due poli universitari ed anche le strutture sanitarie saranno collegate.
Dal punto di vista economico la soluzione proposta ha una valenza turistica straordinaria, che tende a diventare il vero rilancio economico della bellezza dello Stretto di Messina, costituendone un’ulteriore attrazione al turismo di crociera che interessa in modo particolare i due porti.
Sotto l’aspetto energetico la metropolitana sarà dotata di strutture eoliche e fotovoltaiche che produrranno l’energia elettrica necessaria al trasporto ed all’ illuminazione a led dell’intera struttura.
l’ing. Baratta ha fatto riferimento al progetto del ponte ed al suo costo, che è stato indicato in 8,5 miliardi di Euro, l’importo del contenzioso è: 700 milioni di euro.  
Per la realizzazione della Metropolitana leggera è prevista una spesa pari  al 10% circa dell’importo calcolato per la realizzazione del ponte : circa  850 milioni di Euro.
Questa soluzione consentirebbe pertanto l’annullamento dell’importo di contenzioso ed allo stesso tempo la realizzazione di un’opera senza precedenti progettuali a livello mondiale creando inoltre innumerevoli nuovi posti di lavoro per le imprese ed i professionisti locali con un immediato rilancio dell’economia Italiana.

 L’elettrodotto Enel che ha collegato energicamente lo Stretto di Messina per anni, ora è dismesso e restano solo i piloni; il ponte è oggetto di dibattiti parlamentari pur essendo stato regolarmente appaltato. Il progetto-idea che si presenta è una metropolitana sospesa che attraversando lo Stretto collega la Stazione Marittima di Messina all’aeroporto dello Stretto. Inserendosi in una tematica nuova che vede il rapporto del porto di Messina collegato a quello di Gioia Tauro e in una vecchia soluzione urbanistica proposta un ventennio fa dall’architetto Quaroni, ma soprattutto un’esigenza, sia di collegamento urbano che di rilancio turistico di un’area particolarmente depressa, senza alcuna alternativa socio-economica. Nessun collegamento col passato, il Progetto-Idea si sviluppa con una funivia che viaggia costantemente a settanta metri di altezza, compreso l’attraversamento dove le funi saranno invisibili, che non altera l’esistente con opere di qualsiasi genere, utilizzando e sorvolando le strutture viarie esistenti, senza espropriazioni o altre diavolerie simili, realizzabile in piccoli lotti, dove le piccole imprese potranno trovare non solo impiego e interessi di lavoro, ma lavorando in parallelo potranno garantire l’esecuzione in tempi brevi. Senza alterare il territorio e la su regolamentazione urbanistica, la suddivisione in lotti più piccoli possibili sarà coordinata da un direttore dei lavori per ogni lotto secondo la normativa antimafia e il nuovo Codice degli appalti ad eccezione dell’attraversamento, il cui importo sarà circa il 5% di quello del Ponte. Un modo per ottenere la sinergia di tutte le istituzioni per presentarsi in modo credibile e concreto al Parlamento Europeo con dignità per un’opera interregionale che interessa non solo l’Italia ma anche e, soprattutto, l’Europa come rilancio economico di una zona altamente depressa che alimenta col suo stato economico la mafia e la ‘ndragheta.
Tutti gli argomenti dell’attuale dibattito politico sono qui affrontati e proposti. La soluzione sarà energicamente autosufficiente e in considerazione dell’altezza è indenne dagli effetti di un eventuale maremoto.

percorso e altri risvolti sui siti in analisi

Interesse e lo scopo della Metropolitana è di fatto solo ed esclusivamente quella di collegare le due sponde sia dal punto di vista urbanistico che di quello economico.
La prima parte essenziale è il collegamento tra la stazione marittima di Messina e l’aeroporto dello Stretto, ma ce n’è una seconda che è quella di collegare gli innumerevoli villaggi del comune di Messina che dal lato nord si estendono sullo stretto fino a Capo Peloro e poi sul Tirreno fino al comune di Villafranca Tirrena, ci sono poi inoltre a monte un innumerevole numero di borghi che oggi sono sostanzialmente abbandonati.
L’altra parte dello Stretto, il comune di Villa San Giovanni, con la meravigliosa frazione di Cannitello, che guarda quasi ammiccando la costa siciliana, tendendo a farne quasi un unicum, attualmente collegati con gli attraversamenti delle navi bidimensionali che solcano lo Stretto per collegare la Sicilia con la Calabria con le macchine e con i mezzi pesanti costituendo cosi il naturale collegamento tra l’autostrada del Sole e quelle che da Messina si diramano verso Palermo e verso Catania.
La Metropolitana leggera interesserà anche il centro di Reggio Calabria e il suo territorio verso Melito Porto Salvo. Nel tratto calabrese si è ritenuto opportuno variare la soluzione precedente che prevedeva il collegamento via mare utilizzando l’autostrada esistente che da Villa San Giovanni si estende fino all’aeroporto, tranne l’ultimo tratto che interesserà il corso d’acqua immediatamente limitrofo all’aeroporto.
Un insieme di stazioni ubicate in corrispondenza degli appoggi costituirà un vero collegamento urbano tra le città e le frazioni.
Nel dettaglio dell’esercizio, sarà necessario per motivi pratici di realizzare un collegamento diretto tra Messina e l’aeroporto e poi altri che interessano e servono il territorio e i loro abitanti, che costituiscono un’alta percentuale della popolazione locale, oggi priva di qualsiasi collegamento idoneo, a cui spesso supplisce la linea ferrata, che collega Roma con Reggio Calabria.
Tutte queste motivazioni socio-economiche costituiscono una vera rivoluzione in una economia depressa che vede ogni giorno aggravare la propria situazione di socialità e di civiltà per tornare indietro in modo irrimediabile allo squallore della povertà che aveva ed ha uno sbocco naturale sul mare, cercando di utilizzarlo con la pesca anche del pescespada che ha caratterizzato l’economia di entrambe le sponde, ma purtroppo oggi, anche questa attività tende a perdere le proprie identità in considerazione che il mare, che era particolarmente pescoso, oggi è diventato povero pesca.
A tutto questo si aggiunge la proposta più forte, che è quella turistica, chi arriverà con le navi da crociera avrà un’altra meta, quella di percorrere la metropolitana cosi come avviene in altri luoghi delle ferrovie a scartamento ridotto. Certamente, quella che si propone, è una strana ferrovia, che non cammina per terra ma tenuta dalle funi, attraverserà i nostri cieli, come segno di evoluzione e di ripresa economica.
L’illuminazione a led del percorso, oltre a garantire la sicurezza con energie proprie, darà all’ambiente un segno forte di unione e di continuità.
Poi ancora, per capire l’effetto straordinario che subisce chi attraverso lo Stretto basta andare sui mezzi della Caronte, per vedere le facce attonite e soddisfatte dei viaggiatori che diventano spettatori.
Pensate solo per un attimo alla suggestione che provereste a sorvolare lo Stretto in una comoda cabina, sorseggiando magari un caffè.
Dal lato della Sicilia occorre ricordare che dal lato del Tirreno, dopo Capo Peloro sono ubicati gli stabilimenti balneari della città di Messina e una serie di villaggi, tra cui Acqualadrone, Mezzana, Tono, Mulinello, Casabianca, Rodia-Marmora e Rodia-Puccino, Caporasocolmo  e complessi turistici che si collegano a quelli dell’hinterland che si estende fino a Capo Milazzo, che è la porta naturale del collegamento con le isole Eolie, che a metropolitana eseguita, potrà avvenire in prossimità della zona del Faro e quindi di una delle stazioni della Metropolitana in tema.


RELAZIONE TECNICA SULL’ATTRAVERSAMENTO DELLO STRETTO

L’attraversamento dello stretto di Messina si colloca all’interno di un progetto di integrazione Urbanistica tra Reggio Calabria e Messina per una nuova  città Metropolitana.
L’integrazione territoriale è ottenuta mediante una rete di interconnessione tra aeroporti e stazioni ferroviarie principali e secondarie, realizzata mediante metropolitana leggera di superficie che attraversa lo stretto mediante la tecnologia aerobus. Il sistema di trasporto aerobus consiste in carrozze motorizzate alimentate da energia elettrica che si muovono sospese a un cavo, questo sistema è stato collaudato in Svizzera nel 1974 e reso operativo per 6 mesi nella città di Mannheim in Germania dove ha trasportato 2,2 milioni di persone. Negli ultimi anni sono stati progettati sistemi di aerobus per le città cinesi di Chongqing e Weihai e per la Malacca Aerorail.
L’attraversamento dello stretto si ottiene tramite un ponte sospeso in tensostruttura spaziale a doppio effetto formata,principalmente da:
·          Funi portanti in acciaio armonico, fibre di carbonio;
·          Funi stabilizzanti in fibre aramidiche;
·          Colonne metalliche in acciaio inox.
Le caratteristiche dimensionali principali sono:
·          Luce libera 3300m;
·          Altezza colonne 600m;
·          Separazione linee di trasporto sospese 30m.
La configurazione dell’opera è stata studiata in modo da poter integrare i seguenti impianti di generazione elettrica mediante fonti rinnovabili:
·          impianto fotovoltaico di 96000m2 (vedi Allegato 1);
impianto multiplo di aerogeneratori ad asse verticale ed orizzontale.