domenica 12 marzo 2017

…ANCHE GLI SCALPELLINI HANNO UN SANTO: SAN MARINO - Un uomo che fondò la più antica Repubblica al Mondo

Penetrando nel profondo la pietra
come un atroce aratro d'acciaio
scava solchi solidi lo scalpello
suscita la subbia schegge e scaglie
graffia con grinfie aguzze la gradina
bulinano le punte dei violini
labirintici ricami di trina
il marmo è un morbido merletto
che si anima in mani di mago
e l'informe infine si fa forma.
… Gli scalpellini





…ANCHE GLI SCALPELLINI HANNO UN SANTO: SAN MARINO
Un uomo che fondò la più antica Repubblica al Mondo


                La più antica Repubblica ha origini antichissime, infatti, la sua fondazione risale al 3 settembre 301 d.C., quando Marino, un tagliapietre dalmata dell’isola di Arbe, forse fuggito dalle persecuzioni contro i cristiani dell’imperatore romano Diocleziano, stabilì una piccola comunità cristiana sul Monte Titano, il più alto dei sette colli su cui sorge la Repubblica.
            I romani già transitavano da queste parti attraverso la via Flaminia che andava da Roma alle regioni orientali e qui si fermarono 6000 famiglie di coloni-soldati che suddivisero il territorio secondo il criterio della centuriazione in linee perfettamente ortogonali sui punti cardinali ad esclusione del nord dove la nascente via Emilia determinò una diversa angolazione. La strada e le opere per la difesa del territorio richiesero, come sempre, molta pietra e qui si inserisce la storia di Marino di mestiere scalpellino
          Per alcuni è la storia, per altri una semplice leggenda, comunque si racconta di un uomo di origine dalmata, arrivato a Rimini nel 257 dopo Cristo assieme al compagno Leo per lavorare, come tagliatore di pietre, il ripristino delle mura difensive del borgo. La storia poi racconta che si meritò la beatificazione per la diffusione della nuova fede cristiana fondando, tra l’altro, una comunità monastica in cima al monte Titano. Per altri meno disponibili alla liturgia, Marino, veramente dalmata, era un eremita che viveva su quelle cime tra il VI e il VII secolo. Per questa versione Marino entra nella storia della piccola Repubblica per aver fornito con il suo nome, il 20 febbraio del 885, la ragione storica per sistemare una controversia tra l’abate di San Marino ed il vescovo di Rimini su alcuni terreni di cui si era persa la proprietà.        
         Il fatto prese il nome storico di placito feretano su cui viene sancita, in pratica, la nascita della piccola Repubblica.
            Fu sepolto nella chiesa che egli stesso aveva eretto e dedicato al San Pietro e successivamente fu nominato Santo. E’ l’unico Santo fondatore di uno Stato e patrono della Repubblica che porta il suo nome assieme ai compatroni San Leone e Sant’Agata.
            Questa è una leggenda che comunque è diventata fondamentale per la storia e l’indipendenza della piccola Repubblica nel corso degli anni.

L’immagine diviene oggetto visibile attraverso il suo supporto, 
la pietra.
Nel plasmare la materia nasce la forma che trova un luogo nello spazio, un suo elemento essenziale diviene la superficie che trattiene l’immagine dentro di sé.
In ogni superficie c’è l’impronta, la traccia di ogni fruitore, un dialogo tra plasticità e robustezza che porta la matrice grafica dell’io.






1 commento:

  1. Thank you for sharing this story. I have the original (or a copy) of this painting and I have been trying to find information about it. I don’t know the name of the artist. I would be grateful for any help.

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